Statuina di Popoli (PE)

La scheda è stata curata da Brunella Campea

Statuina di Popoli (PE)

La scheda è stata curata da Brunella Campea


Trattasi di un idoletto fittile scoperto nella conca di Sulmona, presso le Sorgenti di San Callisto (Popoli), vicino alle sorgenti del fiume Pescara. La statuina è stata rinvenuta priva della testa, con il braccio destro ripiegato sotto i seni (l’altro è mancante), le gambe flesse come fosse semi seduta e con una evidente accentuazione dei glutei. Insieme all’idoletto sono state ritrovate ceramiche con decorazione impressa a linee incise e punti, oltre a ceramiche con decorazione dipinta, anse tubolari e a rocchetto tipo Diana, scodella decorata con bande a trattini impressi.

Note storiche

Allo stato attuale della ricerca, quello di San Callisto, presso Popoli, risulta il più antico insediamento umano a carattere stabile della Conca di Sulmona, sufficientemente documentato da una buona varietà di reperti, dal cui contesto emergono anche significativi elementi di culture eneolitiche e proto-appenniniche.

Più diffusamente attestate sono le fasi della tarda età del bronzo e del protovillanoviano, nel cui ambito vanno forse inseriti quegli stanziamenti indiziati da frammenti ceramici di superficie su luoghi elevati e poco ospitali ma naturalmente inaccessibili e quindi meglio predisposti ad essere difesi con fossati, aggeri e palizzate. Questi insediamenti su altura sembrano preludere con forte anticipo ai più tardi centri fortificati di epoca italica, e solo la carente documentazione fa apparire azzardato, almeno per ora, ravvisarvi più stretti rapporti. Per quanto riguarda la diffusione della cultura protovillanoviana in Italia si è ipotizzato che coincida con la discesa delle popolazioni appartenenti alle lingue italiche, nel contesto delle migrazioni indoeuropee della seconda metà dell’età del bronzo. Marija Gimbutas sosteneva una colonizzazione “proto-italica” dell’Italia centro-settentrionale da parte dei gruppi di campi di urne “Nord-Alpini” (Baviera e Austria). Somiglianze fra le ceramiche dei campi di urne di quest’area geografica e quelle protovillanoviane sono state notate dalla stessa autrice. (Marija Gimbutas, “Bronze Age cultures in Central and Eastern Europe”, Berlino-Boston, De Gruyter Mouton, 1965, pp. 339-345).

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SCHEDA

Nome

Statuina di Popoli (PE)

Oggetto

ManufattiStatuina femminile

Cronologia

L’attribuzione cronologica di questa statuina è particolarmente difficile in quanto è stata rinvenuta su terreno smosso, proveniente da fondi di capanna con materiali di epoche diverse, dal Neolitico Antico sino all’età del Bronzo; ad oggi si registra una ipotetica attribuzione al Neolitico della cultura di Serra d’Alto, tra il 5200/5000 e il 4300 a.C. cal., ipotesi da avvalorare con ulteriori rinvenimenti ben contestualizzati.

Località del ritrovamento

Sorgenti di S. Callisto a Popoli – Provincia di Pescara

Regione

Abruzzo

Contesto ambientale

Area Esterna

Reperti esposti

I reperti sono esposti al Museo Civico della Santissima Annunziata di Sulmona, nella sezione Archeologica, nel Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio

Stato di conservazione

Testa, braccio sinistro e parte inferiore estrema della statuetta femminile risultano mancanti

Dimensioni

Altezza cm. 8, larghezza massima cm. 5 e spessore massimo cm. 2,5

Condizione giuridica

Proprietà Stato

Bibliografia

  1. Ezio Mattiocco – Centri fortificati preromani nella Conca di Sulmona – Chieti 1981;
  2. Maria Antonietta Fugazzola Delpino e Vincenzo Tiné – “Le statuine fittili femminili del Neolitico Italiano. Iconografia e contesto culturale” – in Bollettino di Paletnologia Italiana – 2002-2003 – pp. 34-36;
  3. Mario Giannitrapani – Coroplastica Neolitica Antropomorfa d’Italia – Bar International Serie 1020 – Oxford 2016;
  4. Renata Grifoni Cremonesi e Annaluisa Pedrotti – “L’arte del Neolitico in Italia: stato della ricerca e nuove acquisizioni” – in XLII riunione scientifica dell’I.I.P.P. L’arte preistorica in Italia – Trento, Riva del Garda, Val Camonica, 9-13 ottobre 2007.
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