Cos’è che stiamo mappando con il sito? Con quali obiettivi? Che modelli culturali abbiamo in mente quando segnaliamo un sito archeologico, un manufatto o una tradizione? Chi è per noi Marija Gimbutas e che senso diamo alla sua ricerca? Cosa abbiamo in Italia che possa dare prova di ciò che cerchiamo?
E’ evidente che non possiamo e non vogliamo fare di questo sito una raccolta di tutto ciò che di neolitico o paleolitico si trova in Italia. E’ pur vero che sono pochi i siti o i manufatti che senza dubbio si riallacciano a ciò che Marija Gimbutas definiva tracce di una civiltà dell’antica Europa antecedente a quelle storiche indoeuropee.

Quali accorgimenti adottare dunque?
Qui ci viene in aiuto la ricerca di Gimbutas perché è stata lei a trovare un metodo mai utilizzato prima: un atteggiamento multidisciplinare che le permise di mettere insieme i pezzi fino ad allora considerati slegati fra loro.
Le tracce che denotano le caratteristiche di una civiltà pre-indoeurpea le possiamo individuare dalla non differenziazione tra le varie tipologie abitative, dall’abbondanza di statuine antropomorfe femminili con la parallela scarsità di sculture a soggetto maschile, nell’evidenza di una società a base agricola e l’assenza di costruzioni atte alla difesa, mancanza di ritrovamenti di armi come pugnali e spade ma adatte solo alla caccia.

Partiamo dal presupposto che potremmo trovarci di fronte a sistemi simbolici molto differenti ma dato che la struttura sociale Indoeuropea è patriarcale, patrilineare e la forma mentis è guerriera in cui ogni dio è anche un guerriero e le divinità femminili sono solo spose, mogli e fanciulle prive di alcun potere, una cultura di matrice materna antecedente
agli Indoeuropei ha simboli molto diversi: sono dee creatrici con seni, ventre e natiche ben evidenziati e naturalmente la vulva che è uno dei primi simboli incisi simbolicamente collegato alla crescita, e al seme.

Gli invasori erano semi-nomadi che conoscevano il cavallo mentre in Europa erano agricoltori che risiedevano in un luogo per un tempo molto lungo e in genere in luoghi belli. Quando questi guerrieri sono arrivati si sono insediati sulle cime delle colline e nei luoghi meno accessibili.

Cosa abbiamo in Italia che possa dare prova di ciò che cerchiamo?
Questa è la risposta a cui la nostra ricerca vuole rispondere. E le vostre schede, le vostre ricerche ci forniranno la risposta.
Il nostro intento non dovrebbe essere tanto quello di “cercare la dea” ma la prova che è esistita anche in Italia una civiltà con caratteristiche pacifiche, egualitarie, dedite alla vita e alla protezione di essa. Che venerava la Terra.