Categoria:Manufatti
La Grotta del Romito, presso Papasidero (CS), rappresenta uno dei siti in grotta più interessanti e importanti del Paleolitico italiano, grazie anche agli scavi condotti da Paolo Graziosi negli anni ‘60 che hanno messo in luce alcune figure incise a carattere naturalistico (figure di bovidi) e astratto (segni lineari) nonché…
Vedi di piùIscrizione in lingua osca su entrambe le facciate di tavoletta in bronzo di cm. 28×16,5 munita di catenella attaccata a due fori per essere appesa. Al momento del ritrovamento la tavoletta era ancora attaccata ad una pietra, probabilmente facente parte del muro del santuario cui era appesa. Le incisioni sono…
Vedi di piùLa statuina è una piccola testina in argilla, contornata dalla capigliatura resa con una serie di tacche incise a distanze regolari; il volto è piatto, con il profilo leggermente obliquo e rivolto verso l’alto da cui emerge il profilo del naso. Gli occhi sono segnati da due incisioni orizzontali, mentre…
Vedi di piùLa scoperta di questo straordinario edificio si deve ad Ercole Contu che, trovatosi di fronte ad un tumulo di terra, era inizialmente convinto di trovare un nuraghe. Con gli scavi scoprì invece i resti di una costruzione tronco-piramidale preceduta da una lunga rampa ascendente che presentava forti somiglianze con gli…
Vedi di piùL’idoletto di Arnesano fa parte del corredo funerario della sepoltura trovata in una tomba a grotticella posta a circa 50 centimetri di profondità dal piano di campagna, dotata di un pozzetto di accesso di circa 1 metro di diametro e di una piccola camera a volta (di altezza massima 1.10…
Vedi di piùNella ceramica della Cultura di Ripoli si distinguono tre classi principali: figulina di impasto molto depurato di colore giallo o rosato, fine nera o rossastra lisciata e lucidata, grossolana con grossi inclusi e granuli bianchi. Nella ceramica fine predominano le ciotole troncoconiche spesso decorate all’interno, subito sotto l’orlo, con una…
Vedi di piùSi tratta di uno di tre reperti recuperati nell’area dei Colli Albani, un rilievo montuoso di origine vulcanica posto a Sud-est della capitale; trovati fortuitamente en plain air su suolo boschivo e riferibili al Paleolitico superiore (10,000-40,000 a.C.) i tre manufatti considerabili elementi di arte mobiliare sono: la figura femminile…
Vedi di piùL'insediamento di Via Guidorossi (Parma) è un sito di notevole interesse che ha un arco cronologico di vita piuttosto lungo, dalla preistoria all’epoca romana: qui faremo riferimento alla fase più antica, che copre buona parte del Neolitico medio (I e II fase della cultura dei Vasi a Bocca Quadrata), cercando…
Vedi di piùIl “riparo sotto roccia” si trova nella zona di Centuripe (Enna), in contrada Picone, sulla riva destra del fiume Simeto, a soli 2 km dalla necropoli stentinelliana di Fontanazza, sulla sponda opposta del fiume (vedi fig. 1). La definizione di “riparo” è inesatta: il luogo, infatti non protegge dagli agenti…
Vedi di piùNel territorio del comune di Spadafora, in località San Martino, sono state individuate due aree che attestano insediamenti abitati durante il Neolitico, risalenti al V millennio a.C. e che al momento rappresentano le più antiche testimonianze della costa tirrenica del messinese. Il primo sito era posto vicino ad un corso…
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