di Alessandra de Nardis
Non è un libro questo invito alla lettura ma un breve articolo pubblicato dal museo fiorentino di preistoria il 26 Febbraio 2022; ci parla di preistoria, della Cultura Tripolye che prende il nome dal villaggio ucraino governatorato di Kiev, una particolare produzione di arte figurativa, indicativa di un altissimo livello di sviluppo simbolico; 10.000 statuette antropomorfe, prodotte all’interno di comunità agricole che rappresentano in gran parte figure femminili: donne in forme giovanili snelle e slanciate, o in forme gestanti o come donne anziane con piccoli seni cadenti.
Sono immagini legate alla Vita, alla grande Madre Terra, al Sacro.
Come è doloroso constatare che in un momento in cui pare risvegliarsi il senso del Sacro e la volontà di cura per Nostra madre Terra proprio in questi luoghi si riapre la devastante pantomima della guerra.
L’Ucraina fin dall’antichità è stata una terra desiderata da popoli e civiltà che l’hanno attraversata in lungo e largo facendone un crogiolo di vita e di morte; ha subito colonizzazioni infinite e “protezioni” varie da quelle dell’Impero Romano fino a quelle più recenti; vicende che hanno costretto l’Ucraina a identificarsi come terra di confine: il toponimo Ucraina deriva infatti dall’antico slavo orientale u okraina, formato da u “vicino, presso” e okraina, periferia, la radice slava kraj “limite”, “bordo”. Oggi è di nuovo il confine fra due mondi, quello della pace e quello della guerra.
L’articolo è disponibile in PDF dalla pagina del Museo stesso:
PREISTORIA DELL’UCRAINA. OMAGGIO AL POPOLO UCRAINO Dedichiamo questo breve testo al popolo ucraino e alla sua storia. Compito di tutti noi è essere custodi della memoria, dell’identità e del passato dei popoli. E della loro libertà.
Alessandra de Nardis, febbraio 2022