Pitture rupestri del Riparo delle Mummie – Ferentillo (TR)

La scheda è stata curata da Eleonora Ambrusiano

Pitture rupestri del Riparo delle Mummie – Ferentillo (TR)

La scheda è stata curata da Eleonora Ambrusiano


E’ un riparo sottoroccia in località Ferentillo, formato da due nicchie con buona copertura, di lunghezza ca 14 m. e profondità 5 m. E’ orientato a Sud e si trova a 375 m di quota. Le testimonianze di frequentazione storica sono limitate ad alcune tracce di nerofumo. Lungo la parete di fondo, distanziate tra loro, sono state individuate sette pitture in colore nero, una incisione leggera di un motivo arboriforme, sovrapposto alla raffigurazione dipinta di un cavallo in colore nero. Alcune di queste pitture sono state realizzate su una superficie rocciosa verticale che era stata preparata in precedenza stendendo uniformemente un velo di colorante rosso, probabilmente ocra, pratica molto rara nel repertorio rupestre europeo, attestata invece nei siti spagnoli di Lorca, nella provincia di Murcia.

Per quanto riguarda l’inquadramento cronologico delle raffigurazioni, in questo caso risulta problematico. Come spiega Tommaso Mattioli, tra le rappresentazioni risulta interessante quella di un cavallo reso con un motivo “a silhouette”, la testa vista di tre quarti con l’indicazione dell’occhio, con la parte anteriore del corpo che sembra trafitta da oggetti allungati simili ad aste, sottoposto ad un’incisione leggera di un motivo arboriforme e realizzato su una superficie concava costituita da una spessa colata di concrezione; inoltre, la scelta di un supporto di forma convessa su cui realizzare la raffigurazione potrebbe essere dovuta alla volontà di far variare le proporzioni dell’animale a seconda del punto di vista dell’osservatore, conferendo alla figura un illusoria idea di movimento e confermando l’abilità di quelle popolazioni.

Nel riparo è anche presente un antropomorfo schematico a phi greco, in questo caso triangolare, con vertice rivolto verso l’alto ed indicazione delle gambe. Queste figure sono definite dagli studiosi spagnoli antropomorfi “brazos en asa”.

Gli esemplari eseguiti in pittura rupestre sono esclusivamente attestati nel repertorio iconografico dell’arte schematica della penisola iberica, italiana e della Francia meridionale e sono databili tra il neolitico e la prima età del bronzo; gli esemplari eseguiti ad incisione profonda sono presenti nel repertorio megalitico francese, iberico ed irlandese, ad es. al dolmen di Soto (Huelva), Barranc (Gerona) e Cluain Fioun Loch (Irlanda); gli esemplari eseguiti ad incisione leggera sono prevalentemente presenti nel repertorio dell’arte rupestre schematica lineare, databile a partire dall’età del Ferro fino ad epoca storica.

In particolare nel caso del riparo delle Mummie la figura è definibile antropomorfo schematico a phi greco composto da un motivo circolare o sub-quadrangolare arrotondato tagliato al centro da una linea verticale. Relativamente alle tecniche di esecuzione, come anche nel caso delle pitture del Riparo di Pale, del Riparo dello Schioppo, e del Riparo delle Formiche Rosse, è stato evidenziato che le pitture in colore nero sono caratterizzate da un tratto discontinuo, a causa dell’irregolarità della superficie rocciosa; mentre la totalità delle pitture in colore rosso sono eseguite in modo più accurato e con una colorazione uniforme, verosimilmente attraverso una sorta di pennello e l’uso di un colorante fluido.

Note storiche

Dal punto di vista geografico queste località presentano, col resto dei siti finora individuati in Italia centrale, alcune caratteristiche comuni in cui sono probabilmente riconoscibili i fattori di scelta dei luoghi. Si tratta infatti sempre di siti situati in aree montuose appenniniche interne, per lo più presso la confluenza tra piccole valli ed importanti corsi fluviali (fiume Nera, Menotre, etc). In generale quindi si può notare che queste rappresentazioni sono comuni a tutto il territorio, soprattutto in siti che si trovano in posizioni specifiche geografiche, come punti di transito o di controllo dei territori, su pareti rocciose o in piccoli ripari con difficile accesso ma posti in posizioni che dominano alture, vie di transito o valichi di montagna, e presentano gli stessi simboli ricorrenti, presenti tra l’altro in vaste aree in tutta Europa.

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SCHEDA

Nome

Pitture rupestri del Riparo delle Mummie – Ferentillo (TR)

Oggetto

Pitture o graffiti rupestri

Cronologia

Non sono state effettuate datazioni puntuali, per analogia attribuite all’età del Rame.

Località del ritrovamento

Località Precetto Ferentillo – Provincia di Terni

Regione

Umbria

Contesto ambientale

Ripari

Reperti esposti

In situ

Stato di conservazione

Discreto

Bibliografia

  1. Tommaso Mattioli – L’arte rupestre preistorica e protostorica dell’Umbria – 2007;
  2. Renata Grifoni Cremonesi – “Siti rupestri con manifestazioni artistiche dipinte e incise lungo la dorsale degli Appennini in Italia: paesaggio e viabilità, uso del territorio, simboli ricorrenti” – in L’arte rupestre nella penisola e nelle isole italiane: rapporti tra rocce incise e dipinte, simboli, aree montane e viabilità – (a cura di) Francesco Marco Paolo Carrera, Renata Grifoni Cremonesi e Anna Maria Tosatti – Archaeopress Publishing, Oxford 2021;
  3. Renata Grifoni Cremonesi e Anna Maria Tosatti (a cura di) – L’arte rupestre dell’età dei metalli nella penisola italiana. Localizzazione dei siti in rapporto al territorio, simbologie e possibilità interpretative – Archaeopress Publishing, Oxford 2017.
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