Categoria:Manufatti
Si tratta di uno di tre reperti recuperati nell’area dei Colli Albani, un rilievo montuoso di origine vulcanica posto a Sud-est della capitale; trovati fortuitamente en plain air su suolo boschivo e riferibili al Paleolitico superiore (10,000-40,000 a.C.) i tre manufatti considerabili elementi di arte mobiliare sono: la figura femminile…
Vedi di piùL'insediamento di Via Guidorossi (Parma) è un sito di notevole interesse che ha un arco cronologico di vita piuttosto lungo, dalla preistoria all’epoca romana: qui faremo riferimento alla fase più antica, che copre buona parte del Neolitico medio (I e II fase della cultura dei Vasi a Bocca Quadrata), cercando…
Vedi di piùIl “riparo sotto roccia” si trova nella zona di Centuripe (Enna), in contrada Picone, sulla riva destra del fiume Simeto, a soli 2 km dalla necropoli stentinelliana di Fontanazza, sulla sponda opposta del fiume (vedi fig. 1). La definizione di “riparo” è inesatta: il luogo, infatti non protegge dagli agenti…
Vedi di piùNel territorio del comune di Spadafora, in località San Martino, sono state individuate due aree che attestano insediamenti abitati durante il Neolitico, risalenti al V millennio a.C. e che al momento rappresentano le più antiche testimonianze della costa tirrenica del messinese. Il primo sito era posto vicino ad un corso…
Vedi di piùIl pozzo sacro di Santa Vittoria si trova all’interno di uno dei più importanti complessi cultuali della Sardegna nuragica che ospita diverse strutture, anche abitative, ed è situato nella zona di Serri, Sardegna. Il sito archeologico, costruito durante l’età del Bronzo, presenta ampie tracce di frequentazioni nei secoli successivi e…
Vedi di piùNelle alture sopra Palma di Montechiaro, nella zona di Monte Grande, sono state individuate diverse strutture che sembrano formare un monumentale santuario castellucciano risalente ad una fase media del Bronzo Antico Siciliano e frequentato fino al Bronzo Medio. La zona è ricca di miniere di zolfo straordinariamente puro (sfruttato fin…
Vedi di piùStilisticamente differente dalla Statuina Neolitica di Gaban, questa proviene dallo strato mesolitico: è una statuina femminile scolpita in bassorilievo su supporto di corno rosso di cervo, con dettagli anatomici molto realistici, raffigurata in posizione eretta con le braccia distese lungo i larghi fianchi; ha ventre prominente, quasi a coprire il…
Vedi di piùSono diversi i reperti recuperati nel riparo Gaban (vedi qui, qui e qui), ma quello più noto è la figura femminile stilizzata, rinvenuta durante la prima campagna di scavo del 1972, diretta da Bernardo Bagolini, accanto ad un focolare neolitico più volte rigenerato; il reperto è stato trovato nelle vicinanze…
Vedi di piùDurante i lavori di sistemazione della copertura dell’area di scavo, avvenuta nel 1973, all’interno di una nicchia incavata sulla parete è stato trovato questo ciottolo, a circa un metro di distanza dal luogo di ritrovamento della statuina (Venere) di Gaban e del manico istoriato. Insieme a questo oggetto sono stati…
Vedi di piùSi tratta di una figura femminile molto particolare, rinvenuta durante gli scavi del 1974, diretti da Bernardo Bagolini, contro la parete dove è stato ritrovato lo strumento a fiato istoriato ricavato da un femore umano; è stata realizzata su un molare inferiore sinistro di cinghiale, decorata solo su un lato,…
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