Ciottolo allungato di pietra calcarea-silicea di forma sub triangolare che reca sulla facciata anteriore una incisione antropomorfa, una figura femminile con testa presunta di erbivoro (forse bovide o canide) girata verso sinistra e rivolta verso l’alto, muso allungato con apertura della bocca chiaramente tracciata, due orecchie si sviluppano sul retro della testa, corpo ben disegnato, seni simmetrici e triangolo pubico ben evidente. Nella facciata posteriore vi è incisa l’immagine del muso di un altro animale e la ramificazione di un corno di cervo. Il reperto rappresentava sicuramente una sorta di talismano dal significato rituale-religioso, ma alcune evidenti tracce osservabili alla base del manufatto rivelano anche la sua funzione di utensile.
Note storiche
Rivenuto nel 1884 durante dei lavori di scavo in una cava di argilla a Tolentino (MC) dal conte Aristide Gentiloni Silverj, ad una profondità di circa 3,5 mt. Il luogo del ritrovamento è su un’area di proprietà della famiglia Silverj.
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