Idoletto della Galassina – Castelvetro (MO)

La scheda è stata curata da Valentina Mauriello

Idoletto della Galassina – Castelvetro (MO)

La scheda è stata curata da Valentina Mauriello


Si tratta di un ciottolo di arenaria grigia a grana fine modellato dalla fluitazione fluviale in forma oblunga ad estremità arrotondate (forma fallica), con asse longitudinale leggermente arcuato e sezione trasversale ellissoide. La testa separata dal tronco da un solco inciso è ornata da incisioni che sembrano rappresentare una capigliatura cinta in alto da un cordone; la faccia è larga e schiacciata, il corpo sul davanti è coperto da una trama di linee oblique; tre coppelle, situate ai vertici di un ideale triangolo rovesciato, indicano i seni e il sesso; dalla spalla, resa con un triangolo inciso, scendono le braccia al termine delle quali un rettangolo regolare diviso da due linee parallele sta a rappresentare la mano e le cinque dita. Posteriormente il disegno a spina di pesce sembra riprendere, pur con un modulo diverso, il motivo sulla parte anteriore.

Note storiche

Durante uno scasso eseguito per l’impianto di un vigneto presso Castelvetro in provincia di Modena furono raccolti materiali appartenenti a varie epoche: paleolitico, eneolitico, età del bronzo, età villanoviana. In particolare il ciottolo è stato rinvenuto, insieme ad altri materiali provenienti dalla necropoli etrusca della Galassina, durante gli scavi avvenuti nel 1879.

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SCHEDA

Nome

Idoletto della Galassina – Castelvetro (MO)

Oggetto

Statuina femminile

Cronologia

Benedetto Benedetti attribuisce questo reperto all’eneolitico (fine del neolitico, inizio età del rame). L’attribuzione cronologica fatta da Benedetti è basata su considerazioni stilistiche.
Il reperto, costituito da pietra locale, era ricoperto da una crosta calcarea che ne nascondeva quasi completamente le incisioni. Una parte di questa fu analizzata al microscopio dal professor Mario Bertolani presso l’istituto di Petrografia dell’Università di Modena che ne sancì con certezza l’antichità. Trovò anche macchie di colore verde sull’incrostazione attribuibili ad alterazioni dovute a rame o bronzo. I trattamenti subiti dal reperto nel tempo lasciano poco spazio a nuove analisi archeometriche.
La posizione della Soprintendenza e del Museo Civico è di perplessità rispetto alla datazione in seguito ad analisi commissionate ad archeologi specializzati nelle tracce d’uso che hanno evidenziato come le incisioni sul ciottolo siano state eseguite con oggetti metallici e manca una patina che normalmente si crea nel caso di oggetti antichi.

Località del ritrovamento

Il sito della Galassina è localizzato sulla sponda sinistra del torrente Guerro, nelle immediate vicinanze del torrente, e occupa un pendio che a Est digrada verso il fiume, a Sud verso l’attuale centro di Castelvetro – Provincia di Modena. Donato Labate ha ipotizzato una provenienza del reperto dall’area del vicino abitato terramaricolo di Monte Barello nella quale durante il XIX secolo era attiva una cava di terriccio fertilizzante che veniva sparso sui campi vicini. L’ipotesi si basa sulla concomitante presenza tra i materiali provenienti dallo scavo della necropoli etrusca della Galassina di reperti riferibili all’età del bronzo e all’età medievale entrambi attestati a Monte Barello. Questi reperti potrebbero essere stati trasportati sul podere della Galassina assieme al terriccio fertilizzante (Labate 2006, p.33). A Monte Barello sono inoltre presenti attestazioni del periodo neolitico potenzialmente collegabili con l’idoletto in questione.

Regione

Emilia Romagna

Contesto ambientale

Sepolture

Reperti esposti

Il reperto è conservato presso l’archivio del Museo Civico Etnologico di Modena. Non è esposto. La posizione della Soprintendenza e del Museo Civico è di perplessità sull’autenticità – in termini di datazione del reperto.

Stato di conservazione

Le foto pubblicate mostrano il reperto in ottimo stato di conservazione

Dimensioni

17,6 cm. di altezza

Condizione giuridica

Proprietà del Museo Civico Etnologico di Modena

Bibliografia

  1. Chiara Pizzirani – “Il sepolcreto etrusco della Galassina di Castelvetro (MO). Analisi preliminare dei dati topografici e dei contesti tombali” – in Archeologia preromana in Emilia Occidentale – Quaderni di Acme – 108 – 2009 – pp. 165-179;
  2. Andrea Cardarelli e Luigi Malnati (a cura di) – Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena – Vol III – All’Insegna del Giglio – 2003;
  3. Donato Labate – Castelvetro. Archeologia e ricerche topografiche – All’Insegna del Giglio – 2006.
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