Undici Statuine di Biandrate (NO)

La scheda è stata curata da Laura Violet Rimola

Undici Statuine di Biandrate (NO)

La scheda è stata curata da Laura Violet Rimola


Undici statuine fittili di argilla dai lineamenti femminili, sono state ritrovate in località Brietta Pievi, appena fuori l’abitato di Biandrate, accanto al canale, in provincia di Novara; sono perlopiù frammentarie e/o rotte di proposito e le loro linee di frattura sono al momento sottoposte a uno studio specifico.

Una di queste è stata rinvenuta intera e in posizione seduta, ed è stata chiamata “la Venere Seduta di Biandrate”.

Così parla l’archeologa e soprintendente Lucia Mordeglia:

Le rotture che spesso sono evidenti sui reperti fanno pensare che le statuette venissero rotte per scopi rituali in punti che non coincidono con le parti strutturalmente più deboli.

L’usanza di rompere intenzionalmente le statuette è nota in epoca Neolitica: “le statuine vengono rotte quando il ciclo del loro utilizzo è terminato.” (Citazione dal testo riportato sull’espositore dedicato al culto della Dea Madre, nella Sala 3 del Museo Archeologico di Villa Mirabello – Varese)

Questo genere di statuette sono più conosciute nella zona dei Balcani e in Italia, nel Centro, lungo la costa adriatica e nel Sud. Ciò che caratterizza l’estrema importanza di questo sito, infatti, è che reperti di questo tipo “non erano mai stati ritrovati così numerosi nella pianura (…).” (Citazione dall’articolo di Roberto Lodigiani, “Dagli scavi archeologici riemerge la Venere seduta di Biandrate”, pubblicato su La Stampa – Giovedì 6 Febbraio 2020).

Note storiche

Gli scavi di Biandrate sono iniziati nel 2001 e nel corso degli anni – in particolare nell’ultimo anno e mezzo prima del ritrovamento delle undici statuette (2020) – hanno restituito diversi reperti preziosi. Dapprima è stato riportato alla luce ciò che resta di una fattoria di epoca romana, con pozzi idrici profondi tre metri la cui funzione non è del tutto nota. La sua area è molto grande, circa 350 metri quadri, e parte dello spazio era adibito a granaio. In seguito, l’edificio era stato abbattuto e sostituito da una serie di ambienti più piccoli, anche abitativi, accanto ai quali vi era uno spazio quadrato in cui erano custoditi gli animali. La zona era pertanto in parte coltivata già all’epoca e accanto alle coltivazioni c’era l’allevamento degli animali. Dagli esami di termoluminescenza applicati ai residui di un focolare, si è determinato che il complesso risale al IV secolo d.C.

Nel 2018 sono state trovate quattro accette neolitiche in pietra verde e una splendida fibula di bronzo a forma di pantera, con inserti di smalto colorato (II-III secolo d.C.).

Le archeologhe Francesca Garanzini e Lucia Mordeglia che si sono occupate degli scavi, tuttavia, non si sono accontentate e, prolungando gli scavi, sono infine arrivate a trovare ciò che si nascondeva ancora più in profondità: le undici statuette femminili, delle quali una completamente integra e posta in posizione seduta. Il sito archeologico rivela quindi un insediamento e tracce di un culto femminile di epoca neolitica.

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SCHEDA

Nome

Undici Statuine di Biandrate (NO)

Oggetto

Statuina femminile

Cronologia

Le undici statuine sono databili al V millennio a.C. ossia alla cultura dei Vasi a Bocca Quadrata.

Località del ritrovamento

Biandrate – Provincia di Novara

Regione

Piemonte

Contesto ambientale

Area Esterna

Reperti esposti

I reperti sono in attesa di essere esposti in un piccolo museo che nascerà a Biandrate. L’inaugurazione del museo sarà preceduta da una mostra fotografica dedicata ai rinvenimenti dell’area di Biandrate, con particolare attenzione alle undici statuine.

Stato di conservazione

La statuina Seduta è integra e appare in buono stato.
Le altre dieci statuine, spezzate di proposito, conservano ancora le loro fattezze.

Condizione giuridica

Proprietà Stato

Bibliografia

  1. Archeo Biandrate – Archeologia di un paesaggio agrario – Sito web ufficiale degli scavi di Biandrate;
  2. Francesca Garanzini e Lucia Isabella Mordeglia – “Biandrate, località Brietta-Pievi. Insediamento rustico di età romana e area di frequentazione neolitica” – in Notiziario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella Novara Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli – Torino 2020;
  3. R. Lodigiani – Dagli scavi archeologici riemerge la Venere seduta di Biandrate – La Stampa di Giovedì 6 Febbraio 2020.
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