Statuina di Nola (NA)

La scheda è stata curata da Elvira Visciola

Statuina di Nola (NA)

La scheda è stata curata da Elvira Visciola


Trattasi di una piccola statuina antropomorfa in argilla grossolana, raffigurante un personaggio femminile in posizione eretta con le braccia aperte, una delle quali mutila della mano rimane solo fino al gomito, laddove c’è un foro probabilmente perché in un vecchio restauro si era inserita la mano mancante. Le dita della mano presente sono indicate da semplici incisioni. Sul busto figurano in rilievo i due seni e all’altezza del pube c’è un’incisione di circa 13 mm. praticata sull’argilla cruda; il solco prosegue fino alla parte posteriore, laddove tra le gambe c’è un piccolo foro che probabilmente serviva ad incastrare un supporto per mantenere la statuina in posizione verticale. Le gambe sono leggermente distanziate, mentre i piedi sono mancanti probabilmente a causa di vecchie rotture. Il volto presenta occhi, naso e bocca realizzati grossolanamente con uno strumento appuntito, mentre ai lati della testa sono presenti due protuberanze, forse a raffigurare le orecchie o una complessa acconciatura. Sul lato posteriore del capo una lunga coda o treccia scende fino al centro della schiena. La statuina viene interpretata come divinità protettrice legata ad un culto domestico, ipotesi rafforzata dal luogo di ritrovamento, all’interno di una capanna, posizionata in uno spazio tra il muro esterno ed il tetto dell’abitazione, giaceva a pancia in giù sulla terra battuta e coperta dal peso del crollo di parte della parete; accanto alla statuina sono stati trovati anche due vasi in miniatura, una piccola tazza con manico in impasto nero e un piccolo supporto a forma di clessidra, elementi che hanno fatto pensare all’esistenza di un altare domestico. Il ritrovamento delle statuine all’interno delle abitazioni non è molto diffuso in Italia durante la prima età del Bronzo, ma è possibile ritrovare altri esempi verso la tarda età del Bronzo, utilizzati come spiriti protettivi della casa, come gli esemplari di Bologna-Villa Casarini, Coppa Nevigata, Rocavecchia ed altri (P. Cassola Guida, 2013).

Print Friendly, PDF & Email

SCHEDA

Nome

Statuina di Nola (NA)

Oggetto

Statuina femminile

Cronologia

Le circostanze del rinvenimento hanno consentito di datare al radiocarbonio alcuni carboni e resti ossei di ovicaprini e del cane rinvenuto nella capanna 8, pertanto si è fissato l’avvenimento dell’eruzione vesuviana in un periodo che oscilla tra il 1949 e il 1767 a.C. cal.

Località del ritrovamento

La statuina è stata ritrovata nel villaggio preistorico di Nola – Croce del Papa – Provincia di Napoli

Regione

Campania

Contesto ambientale

Abitazioni

Reperti esposti

I reperti del villaggio preistorico di Nola – Croce del Papa sono custoditi nel Museo storico archeologico di Nola, in Via Senatore Cocozza 2, tel. 081-5127184

Stato di conservazione

La statuina è in ottimo stato di conservazione, presenta delle rotture di vecchia data, alcune restaurate già all’epoca

Dimensioni

Altezza complessiva di 10 cm.

Condizione giuridica

Proprietà Stato

Bibliografia

  1. Claude Albore Livadie – “A first Pompeii: the Early Bronze Age village of Nola-Croce del Papa (Palma Campania phase)” – in Antiquity – n. 76 – 2002 – pp. 941-942;
  2. Claude Albore Livadie – “Nola, une Pompei du Bronze ancien 1800-1700 environ avant J.C.” – in L’age du bronze en Mediterranee. Recherches recentes – a cura di Dominique Garcia – 2011 – pp. 65-82;
  3. Claude Albore Livadie, Mark Pearce, Matteo Delle Donne e Natascia Pizzano – “The effects of the Avellino Pumice eruption on the population of the Early Bronze age Campanian plain (Southern Italy)” – in Quaternary International – n. 499 – 2019 – pp.205-220;
  4. Claude Albore Livadie, Emilio Castaldo, Nicola Castaldo e Giuseppe Vecchio – “Sur l’architecture des cabanes du Bronze ancien final de Nola (Naples-Italie)” – in Actes du Congres National del societes historiques ed scientifiques – n. 127 – 2002 – pp. 487-512;
  5. Paola Cassola Guida – “Figurine fittili antropomorfe nel Bronzo Finale Italiano” – in Studies in Mediterranean Archeology for Mario Benzi – a cura di Giampaolo Graziadio, Riccardo Guglielmino, Valeria Lenuzza e Salvatore Vitale – 2013 – pp. 239-248;
  6. Elena Soriano e Claude Albore Livadie – “La facies di Palma Campania: omogeneità culturale interna e circolazione di modelli ceramici” – in Facies e culture nell’età del Bronzo italiana? – Roma 2015 – pp. 231-254;
  7. Claude Albore Livadie e Giuseppe Vecchio – Nola – Croce del Papa: un villaggio sepolto dall’eruzione vesuviana delle Pomici di Avellino – Napoli 2020.
Print Friendly, PDF & Email