Presentati in Val Camonica i primi risultati del progetto Maiella Rock Art Project

Presentati in Val Camonica i primi risultati del progetto Maiella Rock Art Project

Segnaliamo una novità importante per ciò che riguarda l’Abruzzo e non solo, sono stati infatti presentati in Val Camonica i primi risultati del Maiella Rock Art Project, il progetto di ricerca scientifica patrocinato dal Parco Nazionale della Maiella per lo studio dell’arte rupestre della montagna Madre; qui si concentrano alcune tra le più importanti testimonianze sull’evoluzione umana in ambiente montano. Attraverso lo studio dei ritrovamenti archeologici recuperati nell’area protetta nel corso degli ultimi sessant’anni, per lo più ossa di animali macellati e manufatti di diversa foggia, è stato possibile ricavare molte informazioni sulla preistoria di quest’area. Tuttavia, tra i documenti più interessanti e meno studiati della regione, c’è l’arte rupestre post glaciale che con le sue immagini stilizzate, incise e dipinte in rosso o nero, fornisce alcuni indizi interessanti sulla vita dei nostri antichi progenitori nella tarda preistoria e trovare affinità in area mediterranea con l’arte schematica dipinta del Levante spagnolo e del Midi francese.

Le nuove ricerche sono state realizzate con Fluorescenza a raggi X, analisi materiche non invasive e datazioni radiometriche dei pigmenti preistorici di grotte e ripari. La prima campagna di ricerca, durata 3 settimane e appena conclusasi, ha permesso di analizzare circa un terzo dei siti attualmente censiti che, nella loro totalità, costituiscono il più grande archivio d’arte rupestre dell’Italia appenninica. Inoltre, nel corso di questa missione, senza precedenti in Italia, è stato possibile determinare la presenza di depositi residui di carbonio all’interno delle superfici dipinte, indispensabili per eseguire le datazioni al radiocarbonio delle pitture rupestri. Dopo le ricerche sul sito preistorico della Valle Giumentina (610 mila anni fa), il Parco Nazionale della Maiella si conferma quindi, anche con le sue grotte decorate, un prezioso archivio di informazioni per lo studio sulla colonizzazione Umana dell’Appennino in epoca preistorica e un partner di riferimento per lo sviluppo di programmi di ricerca internazionale altamente specializzati.

I primissimi risultati della ricerca sono stati oggetto di una comunicazione al XXVIII Valcamonica Symposium “ROCK-ART, A HUMAN HERITAGE”, Capo di Ponte (BS) 28-31

Fonte: www.parcomajella.it

Print Friendly, PDF & Email